giovedì 10 settembre 2015

IN MERITO AI FATTI AVVENUTI IL 7 SETTEMBRE AL CASTELLO DELL'IMPERATORE


Comunicato stampa in merito a quanto avvenuto al Castello dell’Imperatore di Prato il 7 Settembre per colpa delle Associazioni CasaPound e Etruria 14

A 70 anni di distanza c’è chi non ha ancora capito (o vuole non comprendere ) che il 6 Settembre 1944 il popolo pratese insieme ai Partigiani festeggiava la ritrovata libertà insediando in Comune il nuovo Sindaco della città Dino Saccenti, combattente per la libertà dal 1924, quando subì il primo carcere fascista .


Ma soprattutto si ostinano a non capire che il 6 Settembre 1944 a Prato il fascismo fu sconfitto definitivamente e nella stesura della Carta Costituzionale si legiferò che in Italia “ è vietata sotto ogni forma la ricostituzione del partito fascista”.

Con il gesto che dodici persone hanno compiuto il 7 Settembre, non solo hanno offeso la memoria della Resistenza, non solo hanno offeso le centinaia di persone che sul nostro territorio hanno combattuto e sconfitto una “genia” di squallidi personaggi al servizio dei nazisti compiendo atrocità inenarrabili e tuttavia conosciute e condannate dall’intera popolazione democratica e antifascista della nostra città, ma hanno ancora una volta dimostrato di quale squallida “feccia” è composto il misero mondo di chi si richiama a gesta che non si possono ripetere, non solo perché condannati nella Carta Costituzionale, ma perché condannati e isolati dalla stragrande maggioranza dei cittadini pratesi, toscani e italiani.

Nel riaffermare la ferma condanna di un gesto inqualificabile compiuto da dodici miseri soggetti non resta che concludere con uno slogan coniato all’indomani della liberazione: ” fascisti, carogne, tornate nelle fogne” e aggiungiamo che quello è l’unico posto dove possono trovare sede miserabili individui.

Il Presidente dell’A.N.P.I. di Prato

Ennio SACCENTI