Vinicio Becchi, uno degli ultimi
partigiani viventi della formazione "Orlando Storai" che successivamente prese
il nome di formazione partigiana."Bogardo Buricchi" è deceduto la mattina del
27 dicembre.
Vinicio è stato una persona importante della Resistenza Pratese.
Di famiglia antifascista, dopo l' 8 settembre 1943 "scelse" di non rispondere al
richiamo alle armi del governo fascista
e,tramite un amico, raggiunse la
Brigata Storai ai Faggi di Javello distinguendosi subito per le capacità
organizzative, per il rifornimento dei
vettovagliamenti necessari, favorito anche dalla
conoscenza delle famiglie
contadine, ma anche per l'intraprendenza ed il coraggio dimostrato nelle
occasioni di azioni militari che la brigata operava nella zona.
Partecipa allo scontro armato
fra partigiani e fascisti, dopo l'agguato fascista in
cui trovò la morte Lanciotto Ballerini ed è in "formazione" quando la
brigata Buricchi il 6 settembre del
1944 scende dai Faggi di Javello
per partecipare .alla Liberazione di Prato. Subito dopo la Liberazione Vinicio
partrecipa in prima persona alla costruzione della Casa del Popolo di Figline ed
all'apertura, nei locali posti
al primo piano, dell'asilo, realizzato per accogliere i bambini di Figline e consentire ai loro
genitori di ricostruire le case distrutte dalla guerra e di riprendere
l'attività lavorativa. E' fra
coloro che che fondano la cooperativa di consumo a Figline e ne diviene il
Presidente,
Cooperativa che apre in Figline
due spacci e che in seguito aderisce alla
lega delle Cooperative di S.Lucia, antesignana dell'attuale COOP.
Un uomo impegnato, quindi sempre
attento ai bisogni della gente e, COSA DA SOTTOLINEARE, portata avanti senza chiedere mai niente,
perchè come diceva spesso, "bisogna dare perchè
c'è tanto bisogno, c'è tanta
povertà e la gente va aiutata".
Un uomo integerrimo, dunque,
amato da tutti gli abitanti di Figline, Lui comunista, oltre che dai propri
compagni, anche dagli avversari politici e dalla Chiesa.
L'A.N.P.I. di Prato, orgogliosa
di averlo avuto da sempre fra i propri iscritti, nell'esprimere le proprie
condoglianze al figlio Bruno ed a tutti i familiari, lo indica alla nostra
comunità come
l'esempio di un uomo che non
esitò a mettersi a disposizione per sconfiggere il regime fascista e liberare l'Italia
dall'invasione Tedesca.
Grazie Vinicio rimarrai sempre
nei nostri cuori .
Ennio Saccenti Presidente
Provinciale dell'A.N.P.I. di
Prato;