domenica 28 dicembre 2014

E' morto VINICIO BECCHI uno degli ultimi partigiani dei Faggi di Javello


Vinicio Becchi, uno degli ultimi partigiani viventi della formazione "Orlando Storai" che successivamente prese il nome di formazione partigiana."Bogardo Buricchi" è deceduto la mattina del
27 dicembre.
Vinicio è stato una  persona importante della Resistenza Pratese. Di famiglia antifascista, dopo l' 8 settembre 1943 "scelse" di non rispondere al richiamo alle armi del governo fascista
e,tramite un amico, raggiunse la Brigata Storai ai Faggi di Javello distinguendosi subito per le capacità organizzative, per  il rifornimento dei vettovagliamenti necessari, favorito anche dalla
conoscenza delle famiglie contadine, ma anche per l'intraprendenza ed il coraggio dimostrato nelle occasioni di azioni militari che la brigata operava nella zona.
Partecipa allo scontro armato fra partigiani e fascisti, dopo l'agguato fascista  in  cui trovò la morte Lanciotto Ballerini ed è in "formazione" quando la brigata Buricchi il 6 settembre del
1944 scende dai Faggi di Javello per partecipare .alla Liberazione di Prato. Subito dopo la Liberazione Vinicio partrecipa in prima persona alla costruzione della Casa del Popolo di Figline ed
all'apertura, nei locali posti al primo piano, dell'asilo, realizzato per accogliere i  bambini di Figline e consentire ai loro genitori di ricostruire le case distrutte dalla guerra e di riprendere
l'attività lavorativa. E' fra coloro che che fondano la cooperativa di consumo a Figline e ne diviene il Presidente,
Cooperativa che apre in Figline due spacci e che in seguito aderisce alla  lega delle Cooperative di S.Lucia, antesignana dell'attuale COOP.
Un uomo impegnato, quindi sempre attento ai bisogni della gente e, COSA DA SOTTOLINEARE,  portata avanti senza chiedere mai niente, perchè come diceva spesso, "bisogna dare perchè
c'è tanto bisogno, c'è tanta povertà   e la gente va aiutata".
Un uomo integerrimo, dunque, amato da tutti gli abitanti di Figline, Lui comunista, oltre che dai propri compagni, anche dagli avversari politici e dalla Chiesa.
L'A.N.P.I. di Prato, orgogliosa di averlo avuto da sempre fra i propri iscritti, nell'esprimere le proprie condoglianze al figlio Bruno ed a tutti i familiari, lo indica alla nostra comunità come
l'esempio di un uomo che non esitò a mettersi a disposizione per sconfiggere il  regime fascista e liberare l'Italia dall'invasione Tedesca.
Grazie Vinicio rimarrai sempre nei nostri cuori .

Ennio Saccenti Presidente
Provinciale dell'A.N.P.I. di Prato;