sabato 10 luglio 2021

Il caso Gkn e la violazione dei diritti Costituzionali


 

Da molto tempo un perversante individualismo ha reso la società civile più insensibile alle varie crisi del mondo del lavoro, specialmente se non si è direttamente interessati. Oggi è strettamente necessario risvegliare le nostre coscienze e capire bene quello che accade intorno a noi, forse ci siamo abituati al fatto che sia fisiologico l’abbassarsi dell’asticella dei diritti, che sia normale che in 24 ore con una mail si possano licenziare 422 lavoratori, gettando nel buio più oscuro le loro famiglie, il rischio appunto è quello dell’indifferenza o, peggio ancora, quello dell’accettazione di quanto accade pensando che tutto ciò in fondo sia normale .

Il caso dei lavoratori della multinazionale Gkn di Campi Bisenzio è emblematico, in totale disprezzo delle relazioni sindacali e di quanto previsto dalla legge in merito alle crisi aziendali, si è scelto l’anonimato di una missiva per chiudere una azienda senza un minimo rispetto nei confronti di coloro che l’hanno mandata avanti fino ad oggi.

Questo contesto rappresenta uno schiaffo al popolo italiano, che ha sempre lottato, come nel caso della resistenza al nazifascismo, per la conquista dei diritti di libertà, per la pace, e per garantire a tutti condizioni di vita dignitose, il tutto tradotto nella Costituzione più bella d’Europa, che non merita di essere calpestata così, ANPI non ci stà, ed è pronta a fare la propria parte e ad essere in prima linea a fianco dei lavoratori della Gkn.

E’ necessario risvegliare le coscienze, aprire un dibattito serio, sostenere sia i lavoratori che hanno la forza di lottare per rivendicare i propri diritti , ed il pericolo inquietante è proprio quello della normalizzazione, e cioè l’accettazione che tutto ciò sia normale.